Candidati più tardi

designDi Sergio Panagia · 29 giu 2014, 4 min
Candidati più tardi
3 suggerimenti dopo 1 anno di raccolta di CV.

Nell'ultimo anno Moze, lo studio di design di cui sono cofondatore, ha registrato una crescita enorme, per cui abbiamo dovuto avviare un'aggressiva e continua attività di reclutamento rivolta soprattutto agli sviluppatori web.

Dopo un anno trascorso come “l'uomo” che si occupa delle candidature, ho voluto condividere alcuni suggerimenti veloci e concreti per le persone che desiderano candidarsi alle offerte di lavoro.

La mia esperienza personale si riferisce principalmente agli sviluppatori, ma ho mantenuto il post generico in modo che i suoi suggerimenti di buon senso possano essere applicati a qualsiasi tipo di posizione lavorativa.

1. Scrivere una lettera di presentazione concisa e degna di nota

La lettera di presentazione non è obsoleta. È la prima cosa che vedo quando apro la domanda di un nuovo candidato, subito dopo il suo nome; mi dà una chiara idea del tipo di essere umano che ho di fronte e di quanto possa essere intelligente.

Sebbene questo sia un concetto molto elementare, ricevo ancora molti CV privi di qualsiasi tipo di lettera di presentazione.

Nel mio lavoro è molto difficile giudicare un candidato solo in base alle competenze dichiarate o a qualche esperienza lavorativa passata.

Quello che cerco in una lettera di presentazione è di solito quanto segue:

2. Fatti tangibili prima di una lista di competenze fantasiose

Nella mia esperienza, è molto prezioso quando ho la possibilità di esaminare ciò che è stato fatto da un candidato con progetti reali: non è necessario che siano complessi: anche materiale personale o open source o hobbistico che avete realizzato e che può parlare per voi va benissimo.

Ci sono molte cose da vedere anche in un semplice progetto personale: l'attenzione ai dettagli, la logica dietro le scelte di design o l'attitudine alla risoluzione di problemi di qualsiasi tipo.

Quando infine dovrete elencare le vostre competenze, cercate di evitare a tutti i costi quei grafici con percentuali assurde di conoscenze relative a un argomento specifico: cosa dovrei ottenere con il 90% di HTML o l'85% di CSS? Qual è il valore reale di queste informazioni?

Lasciate che le vostre competenze siano ricavate da ciò che avete fatto, prima di scriverne un elenco.

3. CV Europass. Non fatelo. Seriamente.

Ricordo quei fastidiosi seminari liceali e universitari su come “entrare nel mercato del lavoro”, ma soprattutto ricordo il suggerimento di usare un formato di CV standardizzato (Europass era uno di quelli, ma non provate a usarlo con Chrome...).

La mia opinione personale è che questi formati “standardizzati”, che dovrebbero rendere un CV più leggibile, spesso svuotano i candidati di qualsiasi distinzione.

Pur non dicendo che i formati standardizzati siano sempre un errore (probabilmente a volte sono addirittura necessari), credo che si debba considerare attentamente chi leggerà il vostro CV e il modo migliore per catturare la sua attenzione.

Non sono un grande fan dei CV “creativi”, a meno che non siate davvero bravi a farli (perché è difficile renderli leggibili e allo stesso tempo belli).

Mostrate quindi le vostre esperienze passate e le vostre competenze con un CV pieno di referenze o di approvazioni (pensate a quanto è potente un profilo LinkedIn con le raccomandazioni dei vostri contatti).

Conclusione