Il potere di restare Junior

Dopo 10 anni come designer in Moze, ecco cinque strategie ispirate alla corsa per migliorare e restare efficaci sulle lunghe distanze.

Paolo Tripodi

Designer

Mentre mi avvicino al mio decimo anniversario come designer in Moze, approfitto di quest’occasione per condividere alcune riflessioni su questo viaggio incredibile e appassionante.

Durante questo lungo percorso, la crescita professionale e la ricerca del contesto ideale per realizzarla sono spesso state al centro del confronto con numerosi designer e colleghi. Spero dunque che condividere la mia esperienza con questo articolo possa offrire uno spunto utile a chiunque stia valutando il prossimo passo da compiere.

Il nostro team ha una struttura orizzontale: i tre partner sono operativi sui progetti e ogni membro del team collabora direttamente con il cliente. Non ci sono Project Manager o livelli di seniority. 

Immaginare che sia possibile crescere senza mai veder comparire parole come “Senior” o “Lead” nel proprio job title può sembrare strano, in un mondo in cui la carriera è spesso associata al progresso gerarchico.

Intendiamoci, una gerarchia esiste comunque tra noi ed è necessaria affinché tutto funzioni.

Tuttavia, in questi anni ho imparato che il segreto per crescere costantemente come designer risiede proprio nella capacità di restare “Junior”, a prescindere dagli anni di esperienza che hai accumulato.

Ma cosa vuol dire restare Junior?

Significa mantenere viva la passione per il proprio mestiere, adottando una mentalità che si basa sulla fame di apprendimento, sulla ricerca costante di nuove mete e sulla voglia di imparare da chiunque, a prescindere dal suo livello di esperienza.

Restare Junior vuol dire cambiare prospettiva e prendere l’impatto positivo sugli altri come misura fondamentale del proprio progresso:

  • Aiutare i clienti a raggiungere i loro obiettivi.
  • Semplificare la vita agli utenti di un prodotto.
  • Essere al servizio dei tuoi colleghi.
  • Contribuire al sapere e alla cultura del team.

Un’incredibile fonte di ispirazione per sviluppare questa capacità è stata la corsa, una disciplina che mi ha dato tanto e che richiede lo stesso tipo di mindset per il successo di lungo termine.

Sebbene possa sembrare un paragone insolito, mantenere la mentalità Junior può aiutare sia un designer che un runner ad essere tenaci e resilienti, trasformando ogni progetto e ogni corsa in un’opportunità di crescita.

Se tutto questo ti sembra interessante, provo a raccontarti cinque strategie ispirate alla corsa che hanno reso possibile mantenere questo approccio nel mio percorso come designer.

Resta in contatto con te stesso

Per riuscire bene nella corsa, così come nel design, è necessario essere costanti, costruendo abitudini che facilitano il progresso.

Una delle abitudini più impegnative, ma anche più stimolanti, è quella di rivalutare periodicamente se stessi, le proprie motivazioni e il motivo per cui hai scelto di fare design.

È importante riflettere regolarmente su quanto sei realmente competente, identificare le aree in cui puoi migliorare e riconoscere gli ambiti in cui forse non si possiedi un talento naturale.

Uno dei segreti che la corsa mi ha insegnato è che la motivazione più durevole viene dall’interno, non solo da record e medaglie.

Chiedi a te stesso:

  • Continuerei a fare design, anche senza essere pagato e senza nessuno che mi guarda?
  • Quali sono le cose in cui riesco meglio ad aiutare gli altri?
  • Quali sono invece gli aspetti in cui devo migliorare?
  • C’è qualcos’altro che posso imparare a cui non ho mai pensato?
  • C’è qualcosa che so già fare ma che potrei fare meglio?

Essere completamente onesti con se stessi può essere difficile, ma può aiutarti a fare chiarezza su quali siano i prossimi obiettivi su cui vale la pena focalizzarsi.

Non limitarti a fare questo da solo. Cerca sempre nuove opportunità di ricevere feedback dagli altri. In questo modo riuscirai a valutare meglio i tuoi punti di forza e debolezza e a motivarti a migliorare.

Circondati di persone motivate

Per affrontare al meglio lo sforzo prolungato di una gara o di un progetto complesso, è essenziale circondarsi di persone che condividano la tua stessa passione.

Da questo punto di vista, il team di cui fai parte o le persone con cui collabori hanno un impatto enorme sul tuo percorso. Trovare colleghi e mentori che siano altrettanto desiderosi di imparare e crescere contribuirà a mantenere viva la tua energia creativa, soprattutto nei momenti più difficili.

In Moze ho trovato la sintesi perfetta di questi aspetti, ovvero un gruppo di persone appassionate al design e motivate da un interesse genuino a progredire in questo ambito.

Inoltre, la struttura orizzontale del team fa sì che tutti abbiano l’opportunità di contribuire in misura uguale al successo di ogni progetto, massimizzando l’opportunità dei singoli di migliorare l’approccio collettivo.

Questo tipo di collaborazione e la condivisione di idee che ne scaturisce permettono al team di crescere in sinergia, identificando approcci e soluzioni che un singolo membro potrebbe non aver considerato da solo.

In ultimo, tutto ciò si riflette anche in un diverso modello di crescita economica, legato allo sviluppo costante delle proprie competenze anziché ad un cambio di ruolo.    

Coltiva costantemente la curiosità

Mentre il maratoneta esplora nuovi approcci alla corsa, migliora la tecnica e innova le strategie di preparazione, un designer cerca costantemente ispirazione da diverse fonti, si avventura in nuove metodologie di progettazione e rimane attento ai trend emergenti del settore.

Ma attenzione, la disciplina da sola non basta.

In questo caso è solo adottando la mentalità di un Junior che riusciremo a rinnovare costantemente la nostra curiosità, anche quando ci sembra che non ci sia più nulla da scoprire.

Ciò significa non smettere mai di interrogarsi sulle cose, proprio come farebbe un bambino, alla ricerca di risposte sempre più efficaci.

Quando ti svegli, chiedi a te stesso:

  • Cosa posso fare di nuovo oggi?
  • Esiste un modo migliore di presentare questa proposta?
  • Come posso aiutare il mio team questa settimana?

La curiosità è il motore primario dell’innovazione, che consente sia al maratoneta che al designer di superare nuovi ostacoli e di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.

Esplora nuove strade verso il successo

Nel momento esatto in cui hai terminato una corsa su una distanza più lunga o con un tempo migliore delle precedenti, sai che presto avrai bisogno di nuove mete da raggiungere.

Non aspettare che si presenti la tua prossima occasione, inizia subito a cercarla. Proporsi volontari per nuovi progetti, partecipare a workshop per sviluppare nuove competenze o esplorare nuove idee di collaborazione sono modi eccellenti per ampliare le tue prospettive e accedere a nuove opportunità di crescita.

Restare Junior ti aiuterà a rimanere aperto a sfide apparentemente difficili e a compiti che possono sembrare al di fuori della tua zona di comfort attuale. Il libro che hai letto sei mesi fa su una metodologia che ti appassiona ti ha preparato a un nuovo progetto che sta per iniziare ora.

Se qualche volta senti che fai più fatica rallenta, respira, ma non ti fermare.

Ogni nuovo traguardo ti darà la fiducia in te stesso necessaria per affrontare quello successivo.

Cerca la soddisfazione nel percorso, non nei traguardi

Sia nella corsa che nel design, permettere che la fiducia in te stesso sia determinata solo dai risultati ti può rendere vulnerabile alle circostanze che vanno al di là del tuo controllo.

Per un atleta la vittoria non è sempre indicativa del successo, e la sconfitta non implica necessariamente un fallimento.

Potresti realizzare un design impeccabile e tuttavia non ottenere il riconoscimento sperato, o al contrario imparare preziose lezioni da un progetto che non ha raggiunto gli obiettivi prefissati.

Restare Junior vuol dire comprendere che il design è un viaggio in costante divenire, fatto di esperimenti, errori e successi. Apprezza ogni passo del cammino, impara dalle esperienze quotidiane e goditi il percorso.

Concentrati sulla fiducia nelle tue abilità e nella tua dedizione, piuttosto che lasciarti influenzare solo dai risultati finali. 

Questo approccio ti renderà resiliente e ti consentirà di trarre valore da ogni passo, continuando così a crescere qualsiasi cosa accada.

Un giorno sulla mia app di corsa ho letto “Winners never quit, quitters never win”.

Non importa se è vero, ma pensarlo mi ha portato fin qui.



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