Shopify vs WooCommerce

Qual è la piattaforma tecnologica più appropriata da scegliere per le esigenze di progetto? Come evitare di trovarsi incastrati nel software sbagliato? Oggi parliamo di e-commerce e, in particolare, di due tra le tecnologie più utilizzate: Shopify e WooCommerce.

Sergio Panagia

Partner, Technical Director

Michele Giorgi

Designer & Developer

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Sergio Panagia: Benvenuti al podcast di Moze, uno spazio di dialogo e approfondimento tecnico sullo sviluppo di prodotti digitali. Sono Sergio, partner dello studio, e con me oggi c’è Michele, developer di Moze esperto in sviluppo e-commerce. Ciao Michele.

Michele Giorgi: Ciao Sergio e ciao a tutti!

Sergio: Tutti oggi riconoscono l’importanza dell’e-commerce: grazie a questo strumento un’azienda può raggiungere direttamente il consumatore, su canale digitale, e tutto sommato è diventato anche facile aprire un negozio online, spesso con piattaforme SaaS (Software as a Service) come per esempio Shopify o come WordPress.com, proprio grazie alla disponibilità di una grande varietà di strumenti.
Ma qual è il più appropriato da scegliere per le esigenze del progetto? Come evitare di trovarsi incastrati nel software o nel servizio sbagliato?
Oggi parliamo proprio di questo e, in particolare, di due tecnologie tra le più utilizzate in ambito e-commerce: Shopify e WooCommerce (l’estensione di WordPress dedicata proprio all’e-commerce).
In entrambi i casi si tratta di soluzioni affidabili che abbiamo potuto sperimentare concludendo esperienze positive nei progetti fatti per i nostri clienti. Eppure WooCommerce e Shopify hanno delle differenze che vale la pena conoscere; spesso, infatti, è proprio questo il nostro lavoro: aiutare e affiancare i nostri clienti nel capire quali sono i parametri da valutare nello scegliere una o l’altra soluzione, proprio per capire le implicazioni che impattano poi il business. Cose che poi si scoprono troppo tardi, quindi meglio pensarci prima.
Michele, qual è la prima differenza che un imprenditore o un manager dovrebbe conoscere?

Michele: Innanzitutto credo la tipologia, la natura dei due software.
WooCommerce è una piattaforma di e-commerce open source, nata come estensione di WordPress, che potremmo oggi definire un software CMS, un software di gestione dei contenuti. WordPress vanta una community gigantesca formata sia da utilizzatori che da sviluppatori veri e propri. Gli sviluppatori sono stati attirati probabilmente fin da subito dall’ampio margine di estendibilità del software e nel tempo hanno sviluppato un vero e proprio ecosistema di estensioni basate appunto su questa piattaforma. WooCommerce credo che sia uno degli esempi più riusciti. La differenza principale di WooCommerce, rispetto alle soluzioni e-commerce SaaS, è che il software viene installato su un server web e ciò comporta che il codice sorgente dell’intero progetto è totalmente accessibile e risiede fisicamente su un server di proprietà del cliente.
Shopify, per contrasto, è invece un servizio web erogato in modalità SaaS (Software as a Service), e l’azienda che decide di aprire uno store Shopify di fatto si abbona ad un servizio che è appunto legato ad un pagamento ricorrente che potrebbe essere mensile o annuale. 
In cambio Shopify mette a disposizione una piattaforma di e-commerce all-in-one, in pratica composta da vari strumenti pensati appositamente per seguire un po’ tutti gli aspetti della vendita online: dalla costruzione del sito web pubblico, ai contenuti, alla gestione del magazzino e degli ordini, fino ad arrivare alla promozione vera e propria del negozio. 
Tutto questo è poi amministrabile dalla stessa dashboard, non bisogna preoccuparsi di tematiche più tecniche come hosting, traffico, la natura SaaS di Shopify pensa a tutto questo insomma.

Sergio: Non bisogna preoccuparsi di picchi di traffico dovuti a visite improvvise, fa tutto Shopify.

Michele: Esattamente, e io credo che proprio questa facilità abbia permesso a Shopify di guadagnarsi una grande fetta del mercato negli ultimi anni. Credo che oggi sia senz’altro una delle prime cinque piattaforme di vendita online a livello globale. Quindi è senz’altro un’opzione da considerare.

Sergio: Certo. Senti, parliamo di WooCommerce, anche questo strumento ampiamente utilizzato. Perché ha avuto successo? In quali contesti è adatto dal tuo punto di vista?

Michele: WooCommerce è una soluzione super stabile, super rodata ed estremamente malleabile. Credo siano queste le sue qualità migliori.
La sua natura self-hosted fa sì che la codebase dell’intero progetto possa essere ospitata interamente su un unico ambiente: in fase di sviluppo questo aiuta chiaramente a contenere i tempi, perché all’interno di questo ambiente lo sviluppatore mantiene un accesso diretto sia ai dati che può processare sia alla totalità delle funzionalità che ha già sviluppato. Sostanzialmente si elimina la necessità di sviluppare degli strati extra, dovuti alla comunicazione e l’operabilità tra ambienti e sistemi diversi.
A differenza di piattaforme SaaS come Shopify, le estensioni terze diventano di fatto più delle integrazioni del core, invece che delle applicazioni a sé stanti. Tecnicamente, queste integrazioni poi potranno essere sviluppate o integrate direttamente all’interno di un tema o di un plugin custom espressamente realizzato per lo store del cliente.
In alternativa a questo sviluppo del tutto custom, si potrà sempre valutare anche di attingere dal vastissimo catalogo di estensioni terze disponibili sia nella repository pubblica di wordpress.org sia in quella privata (chiamiamola così) di woocommerce.com.
Chiaramente questo approccio self-hosted porta con sé, oltre ai vantaggi di una soluzione dove si rimane sostanzialmente proprietari e gestori del codice in uso, anche gli oneri derivati dalla necessità di aggiornamenti e manutenzione periodica della piattaforma. 
In definitiva, per chiudere, credo che se l’idea è quella di sviluppare un e-commerce con funzionalità estremamente personalizzate e cucite sopra le reali necessità del progetto, sicuramente l’opzione WooCommerce potrebbe essere la soluzione più adeguata per muoversi velocemente, mantenendo anche contenuti i costi, sicuramente nel breve-medio periodo.

Sergio: Certo, self-hosted come hai fatto notare tu vuol dire che i file sorgenti del software stanno fisicamente su un server e sono accessibili dal proprietario, dal programmatore e questo comporta quindi una maggiore flessibilità nell’andare a fare sviluppi, integrazioni e così via.
Shopify invece è qualcosa di diverso perché si ha accesso ai temi oppure alla possibilità di sviluppare delle app custom: raccontaci un pochettino di più. In quali contesti invece Shopify va bene secondo te? E per quali motivi?

Michele: Sì, credo che hai identificato già il principale vantaggio. Credo che Shopify ad oggi rappresenti per un’azienda il metodo più veloce per creare uno store e iniziare a vendere online. La natura SaaS di Shopify assicura al venditore una piattaforma sostanzialmente chiavi in mano e potenzialmente pronta per vendere già dal primo giorno di iscrizione. 
Il venditore quindi non dovrà pensare neanche a hosting, mantenimento e al traffico che arriverà o non arriverà al sito. Shopify si occuperà di correggere, aggiornare il software nel tempo e far scalare anche le risorse necessarie in base a questi criteri di traffico di utilizzo della piattaforma. Oltre a questo, il venditore potrà contare su una solida base di funzionalità già pronte che copriranno tutte le necessità standard di un comune store online.
Per l’integrazione di eventuali funzionalità extra, invece, occorrerà sviluppare delle applicazione esterne in grado di comunicare con Shopify via API (Application Programming Interface), oppure selezionare un’applicazione terza specifica dallo Shopify App Store.

Sergio: Però, a differenza di come accade su WooCommerce, si tratta di app ospitate altrove, non sulle infrastrutture di Shopify, ma dagli sviluppatori che le producono, che realizzano del codice secondo le loro necessità e i loro obiettivi. Vengono ospitate al di fuori dell’infrastruttura, su altri sistemi. Credo che sia una differenza importante da rimarcare 

Michele: Esattamente.

Sergio: Mentre invece nel caso di WooCommerce sono proprio anche le estensioni self-hosted che fanno parte dello stesso codice sorgente.

Michele: Esattamente. In definitiva, credo che per rispondere alla domanda iniziale, Shopify sia preferibile in tutti quei progetti in cui vengono richieste funzionalità di vendita standard e già supportate quasi in maniera seamless dalle capacità del core di Shopify.
In questi casi il valore aggiunto apportato da agenzie come Moze, potrebbe essere proprio quello di potersi concentrare esclusivamente sullo sviluppo front-end e quindi sulla parte esperienziale di acquisto, con la possibilità di utilizzare Shopify anche solo come piattaforma headless.
Con questo non voglio dire che con Shopify non sia possibile integrare funzionalità custom via applicazioni terze, ma che lo scenario che rimarrebbe al cliente a lavoro completato sarebbe sicuramente molto più frammentato e complicato da seguire e supportare nel tempo, in quanto comunque sarebbe basato su un software manutenuto e hostato da compagnie diverse, su ambienti e server diversi.

Sergio: Sì, io ho proprio questa impressione, dimmi cosa ne pensi: che Shopify sia adatto come dici tu per fare delle cose estremamente semplici da un punto di vista di personalizzazione della business logic, rispetto a quello che è il contesto dell’e-commerce. Quindi lì lavori sul brand, su un front-end di altissima qualità. Oppure in contesti molto avanzati, molto personalizzati, dove però, come sottolinei tu, hai il problema di una complessità software non indifferente, dove devi usare tante app, dove devi sviluppare delle app custom e farlo su Shopify ha comunque delle complessità diverse, anche rispetto a farlo su WooCommerce.
In mezzo c’è una sfumatura di casistiche dove probabilmente nella nostra esperienza WooCommerce è un po’ più flessibile e un po’ più economico dal punto di vista di costi di sviluppo. Come la vedi?

Michele: Assolutamente Sergio, quoto tutto quello che hai detto, è una sintesi perfetta del ragionamento fatto.

Sergio: Bene! Oggi assieme a Michele abbiamo visto che WooCommerce e Shopify sono strumenti potenti con alcune differenze importanti, da valutare attentamente prima di fare qualsiasi scelta. 
Siamo curiosi di conoscere l’esperienza di altre persone a riguardo. Se lo desiderate potete scriverci su mozestudio.com e raccontarci la vostra storia e la vostra esperienza.
Grazie Michele.

Michele: Grazie, un saluto a tutti.



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